“I gravi ritardi nello sviluppo delle pratiche, se non corretti, possono pregiudicare in modo significativo l’utilità macroeconomica della misura. Dobbiamo consentire ai Comuni di fare fronte tempestivamente ai maggiori oneri di gestione in ordine ai procedimenti connessi all’attuazione del Superbonus 110%”.
Questo si legge nel documento firmato da una rete di realtà che vede in prima fila la CDO SICILIA, promotrice del documento e a seguire CONFARTIGIANATO SICILIA, CNA SICILIA, INARSIND SICILIA, UIL SICILIA, CGIL SICILIA, SICINDUSTRIA , CONFINDUSTRIA CATANIA, CONSULTA REGIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA SICILIA, ANCE PALERMO E ANCE CATANIA.
Il D.L. 34/2020 (convertito con la Legge 77/2020), attraverso gli artt. 119 e 121 ha implementato una poderosa macchina da guerra che, nonostante le palesi incongruenze, sarebbe capace di far ripartire l’intera filiera edile e il relativo indotto, facendole recuperare, in un paio d’anni, buona parte del mancato sviluppo degli ultimi dieci. Le misure governative però hanno posto una particolare attenzione (giustificata dall’entità della misura) agli aspetti legati alla regolarità urbanistica degli immobili, che è compito dei professionisti incaricati per la progettazione di analizzare, verificare, accertare, a pena di grandissime responsabilità del professionista stesso.
Altrettanto è noto che congrua parte del patrimonio edilizio italiano, di cui ben più del 50% è nato prima delle Leggi urbanistiche, è caratterizzato da diffuse incongruenze tra la documentazione ufficiale, quando esistente, e il realizzato. Si pone quindi l’accento sull’attività – che deve essere obbligatoriamente svolta – di accesso ai vari uffici urbanistica, catasto o Genio Civile per reperire la documentazione idonea alle richiamate verifiche.
È altrettanto noto come solo pochissimi comuni hanno provveduto alla digitalizzazione degli archivi, per la qual cosa le ricerche documentali afferiscono a pratiche cartacee distribuite negli archivi. A ciò si aggiunga il perdurante stato pandemico che vede gli uffici, spesso già carenti di personale in condizioni ordinarie, svuotati dal lavoro a distanza e ciò, con ogni evidenza, è fonte di lungaggini e disagi gravanti sia sui proprietari che sui professionisti e che, evidentemente, sono fonte di gravi ritardi nello sviluppo delle pratiche. Ritardi, se non corretti, tali da pregiudicare in modo significativo l’utilità macroeconomica della misura. Ciò è noto al Governo il quale, con il Decreto Semplificazioni, da un lato ha alleggerito, fin dove possibile, i profili di grave irregolarità urbanistica dall’altro, con la recente legge di bilancio (art. 1, commi 69 e 70) ha autorizzato, in deroga ai limiti di spesa ordinariamente previsti, “l’assunzione, a tempo determinato e a tempo parziale e per la durata massima di un anno” di personale da impiegare ai fini del potenziamento degli uffici preposti agli adempimenti di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, al fine di consentire ai Comuni di fare fronte tempestivamente ai maggiori oneri di gestione in ordine ai procedimenti connessi all’attuazione del Superbonus 110%.
Si ritiene che tale potenziamento sia assolutamente indispensabile e non rinviabile sia per i profili di ricerca documentale sia per quelli afferenti alle procedure autorizzatorie quando occorrenti. Altrettanto è evidente che la capacità di risposta delle singole Amministrazioni Comunali è molto variabile per cui ci potranno essere aree della Regione capaci di meglio e più celermente dare risposte, altre meno, con seria penalizzazione dei cittadini professionisti e imprese che in quei luoghi risiedano od operino.
Per questi motivi le scriventi Organizzazioni sollecitano le Amministrazioni in indirizzo, in particolare le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi di Comuni, ad attivare singolarmente e tra loro ogni sinergia possibile per aderire immediatamente alle possibilità offerte dai commi 69 e 70 dell’art. 1 – Legge di Bilancio, individuando anche condivise procedure al fine di dar corso alle richieste documentali e autorizzatorie, di concerto con gli Enti ulteriori eventualmente interessati; ciò in tempi certi, misurabili – si ritiene utile – in non più di giorni 10 dalle singole richieste. Per tali finalità si ritiene debbano essere istituiti SPORTELLI UNICI DEDICATI, dotati di procedure uniche, accessibili in presenza o telematicamente quando possibile, sotto il controllo di una Direzione di Struttura territoriale che ne assicuri uniformità di gestione. Le scriventi Organizzazioni e i loro referenti regionali si rendono ampiamente disponibili ad assicurare fattiva collaborazione per tale attività.