
DICHIARAZIONE SALVATORE CONTRAFATTO
Credo sia necessario sottolineare come la parola “sfida” rimandi la fotografia esatta di quanto stanno facendo tante famiglie, tante imprese e tante opere sociali, che affrontano con eroismo la drammaticità della situazione attuale. Anzi, proprio partendo da essa cercano addirittura di cambiare orientamento, di riprendere un lavoro, di creare qualche cosa di diverso, che sia possibilmente nuovo. In questo senso, in un momento in cui tutta la vita sociale sembra oscillare tra l’accettazione passiva della situazione o l’insurrezione rabbiosa per scardinare lo status quo, è più che mai necessario riproporre l’esperienza di un realismo che sappia accogliere la realtà così come si presenta, per migliorarla, per trasformarla, vivendo e promovendo il lavoro e le opere come espressione di una esperienza umana diversa, autentica».
Oggi cercheremo di rispondere alla domanda che ci viene poste in questo faticoso momento: vale ancora l’esperienza della Compagnia delle Opere in Sicilia? Io sono convinto di si. E per tre buoni motivi.
Primo: il nostro metodo fondato sulla valorizzazione, l’incontro e la rete serve a portare alla scoperta del bene che la realtà racchiude, per scoprirlo e renderlo utile al mondo. È con questo metodo che cerchiamo di sfuggire alla oscillazione tra statalismo e liberalismo, che incardina il dibattito nel nostro territorio.
Secondo:la nostra “amicizia operativa” non è qualcosa che si aggiunge alla vita, all’economia, ma riguarda la radice dell’agire stesso dell’uomo.Un agire e un decidere nel concreto, dentro un tessuto relazionale.
Terzo:le tante eccellenze siciliane –come l’agroalimentare, il turismo, l’edilizia, la sanità – hanno l’obbligo, in quanto espressione dello stesso territorio, di dialogare tra loro cercando di lavorare insieme a tutte le persone, istituzioni e associazioni disponibili a una collaborazione per poter contribuire con la propria identità ed esperienza al bene comune».

DICHIARAZIONE CLAUDIA FUCCIO
Buonasera a tutti, sono Claudia Fuccio direttore cdo Sicilia
Mi emoziona guardare questa sala e riconoscere TUTTI i volti presenti, ormai amici fidati.
Per chi non ci conosce dico a voce alta che la prima e la più forte certezza che ho acquisito in questo primo anno è che la Cdo è un’amicizia tra uomini a lavoro, un luogo al servizio delle persone che lavorano. Ecco perché voglio in breve raccontarvi cosa accadrà nei prossimi mesi, quali appuntamenti abbiamo in calendario.
Gli appuntamenti imprenditoriali che vi leggerò e ai quali nei giorni seguenti vi prego di dare seguito con suggerimenti e correzioni è frutto di un processo di valorizzazione. Cosa vogliamo valorizzare, anzi, cosa abbiamo deciso insieme di valorizzare? Le relazioni, le attività professionali e il senso di responsabilità verso il prossimo che non deve mai essere sottovalutato.
La chiave di lettura sarà quella di contrapporre ad un sentimento di obiettivo risentimento e rancore, causato per lo piu’ dalla povertà del capitale umano immigrato, quello di desiderio e di sfida. –abbiamo sempre parlato di amicizia operativa, andiamo oltre come ci ha suggerito il nazionale, la nostra deve essere un’ amicizia contro corrente- Cosa voglio dire? La nostra sede è un punto di riferimento per chi cerca un pensiero generativo e non distruttivo (Il pensiero generativo “nasce da un bisogno esterno, che viene raccolto da un gruppo di lavoro, il quale lo interiorizza, lo analizza, lo elabora ed infine lo restituisce in una forma più nuova ed utile”).
La sfida genera opportunità
“lo stupore del saper fare e l’adrenalina positiva che la sfida della rinascita porta con sé”.
SFIDIAMO INSIEME IL PRESENTE E PORTIAMO DEI CAMBIAMENTI VISIBILI SUL TERRITORIO
RIPARTIREMO CON L’EVENTO NAZIONALE –NUOVA COMUNICAZIONE DA MILANO (ancora no data, la Sicilia avrà voce in capitolo, abbiamo costituito un gruppo di lavoro di cui faccio parte per organizzare tutto)
ECCO INVECE IL CALENDARIO REGIONALE
APPUNTAMENTI SETTIMANALI:
Ogni mercoledì presso la nostra sede di Catania dalle 18.30 alle 20.30 lo sportello formativo dell’Innovation Hub di Cdo Sicilia ha organizzato degli eventi sulla digitalizzazione e lo smartworking, ad esempio…(aspetto calendario stamattina). Lo scopo è quello di dare seguito al confronto partecipato che si è svolto ad expandere, il lavoro del world cafè ha prodotto delle domande di cui risposta è il calendario degli appuntamenti dell’hub. Ringrazio Salanitri, Santoro, Reitano, Mirabile. Siamo partiti con il primo appuntamento proprio ieri, in collaborazione con un’azienda di Milano.
APPUNTAMENTI MENSILI.
Si svolgeranno su più territori. L’esigenza nasce da gruppi di professionisti che stanno aderendo o hanno aderito alla Cdo e che vogliono sviluppare opportunità su varie province.
MARZO
Ospiteremo Riccardo Guidetti il 16 a Catania e il 17 a Palermo.
Formatore di grande talento e direttore del camplus universitario di Bologna. Dopo Maurizio Carvelli, founder di Camplus, quale miglior sfida se non quella del confronto con chi dei giovani ne ha fatto il suo lavoro? Per chi volesse partecipare può contattare la nostra segreteria.
A breve ripartirà il giocabanco, la lotteria del banco alimentare della Sicilia, chi dona vince.
APRILE
Dedicheremo questo mese a tre argomenti: innovazione, tradizione e territorio e lo faremo con tre appuntamenti studiati insieme agli amici del tavolo dell’edilizia e dell’innovation hub.
Dopo il successo da Pisti, Il 10 Aprile siete tutti invitati da Pandittaino, partiremo con un mini bus da Catania. Ringrazio il dott. Nino Grippaldi nostro futuro socio per la disponibilità. Il progetto “Innovation to tradition” ideato dai soci del tavolo innovazione vuole far luce e raccontare, sulla base di esperienze imprenditoriali significative, come un’azienda “tradizionale” abbia la capacità di reinterpretare in maniera dinamica le proprie radici e il proprio passato in visione di una nuova strategia innovativa.
Il 25 26 27 Aprile saremo partner istituzionali di Cambiovita, la grande agorà del sano vivere e del green style, evento di portata nazionale organizzato da uno dei nostri soci, la èxpo srl, che per l’occasione ha riservato a tutti gli associati la possibilità di aderire alla manifestazione con un prezzo “speciale”, riservato al nostro circuito. Per l’occasione i nostri amici del tavolo edilizia hanno organizzato un convegno patrocinato dall’inbar che vedrà in prima fila l’arch Roberto Tognetti, ideatore del portale RIUSIAMO L’ITALIA-da spazi vuoti a spazi creativi. Il tema del riuso urbano, già affrontato d Expandere, verrà ripreso all’interno di un contesto tecnico insieme a tutti gli ordini, se ne avranno il piacere. Presenti anche i nostri amici di Ragusa, con i quali stiamo comincimando a lavorare sul tema.
Incontreremo, data in attesa di conferma, il sindaco di Sant’agata Li Battiati e Sindaco dei Sindaci siciliani, Marco Rubino, che saluto nel pubblico, il quale ci racconterà la sua esperienza professionale, dalla crisi del mondo dell’edilizia alla rinascita aziendale. Abbiamo bisogno di storie che dicano “ io ce l’ho fatta”
MAGGIO
Dedicheremo il mese di Maggio alla provincia di Agrigento, con una visita aziendale e territoriale alla quale stiamo lavorando e che vede coinvolta la città di Favara e la sua Farm Cultural Park – con il nostro nuovo socio del direttivo, L’avv Ignazio Valenza, vi sveleremo a breve la data. Si accettano persone in squadra per lavorarci- .
Questo mese vedrà come protagonista anche uno dei temi più cari a questa agenda 2020, l’economia digitale e lo sviluppo territoriale- come risposta alla fuga del sud c’è chi ha fatto ritornare i giovani professionisti. Saremo ospiti di Simone Massaro che saluto. In collaborazione con la CAMOM del sud est, il gruppo dell’innovation hub e il nostro amico e giornalista Antonello Carbone, abbiamo organizzato un convegno presso la Free mind foundry di Acireale…per chi fosse interessato contatti la nostra segreteria.
Inaugurazione de La Casa dI Toti
GIUGNO
Cena sociale
LUGLIO
Ci vede nuovamente partner istituzionali di Taomoda. Patrocinato da Camera Nazionale della Moda Italiana e dalla Camera Buyer Italia, è l’esclusivo evento che si tiene ogni anno a luglio a Taormina, firmato dalla giornalista Agata Patrizia Saccone. La kermesse coniuga moda, design, cultura, turismo, spettacolo, sana nutrizione, senza mai trascurare il sociale.
Dedicheremo il mese di Luglio alla provincia di Palermo, con una visita aziendale e territoriale alla quale stiamo lavorando con il nostro socio del direttivo, Saverio Stellino, vi sveleremo a breve la data. Si accettano persone in squadra per lavorarci- .
SETT-DICEMBRE
Il primo venerdì di dicembre sarà di certo la data di Expandere 2020

DICHIARAZIONE SEBY COSTANZO
Società, territorio, clima, storia, cultura, letteratura, rispetto, valori.
Questi, che gli economisti citerebbero come asset della Sicilia, cioè patrimonio, oggi sono impolverati, dimenticati o accantonati, per dar posto all’ignavia, all’accidia, al bisogno innaturale di generare ostacoli.
Sulla natura, sulla valorizzazione della società e dell’essere umano bisogna, quindi, scommettersi: lanciando la sfida a noi stessi, anteponendo la ricerca del benessere al profitto a tutti i costi, quei costi che vanno tagliati.
Questo ho maturato aderendo alla CdO dove l’uomo trova dignità in un posto al centro della vita sociale e professionale sostenibile, autorevole e onorevole.
Vale ancora o serve ancor di più trovare interesse nel benessere collettivo, quindi far parte di una organizzazione che prova a rimettere l’uomo al centro dei suoi interessi?
Se sono qui è perché perseguo questo obiettivo e pongo, quindi, la domanda a voi?
DICHIARAZIONE ROBERTO MONTEFORTE
Buonasera a tutti,
Sono Roberto Monteforte, imprenditore nel mondo della Sanità e ho l’onere, ma soprattutto l’onore, di coordinare il Tavolo Sanità della CDO Sicilia.
Ho accettato l’invito rivoltomi dal mio Presidente Toti Contrafatto per due ragioni fondamentali:
Affermare la Mission della Compagnia delle Opere perché la CDO è il luogo dell’incontro, della conoscenza, dell’esperienza, dove matura un’amicizia operativa che la rende unica, ma soprattutto la rende utile a chi, al suo interno, riesce a viverla e a mettersi in gioco; ecco, io mi sento di affermare che a me la CDO è stata utile.
Il secondo motivo, certamente non meno importante, nasce invece dalla volontà e dalla necessità, evidentemente non solo mia, di affrontare e condividere le sfide di cambiamento cui i diversi attori della Sanità siamo chiamati a rispondere ai nuovi bisogni del comparto in un’ottica multidisciplinare e sussidiaria secondo una logica di rete che abbia a cuore l’unico vero obiettivo in Sanità: la centralità del Paziente.
Tema, quest’ultimo, che quest’anno vogliamo declinare secondo i principi di Sostenibilità e Sussidiarietà: il live motif che ci accompagnerà, infatti, in questo percorso ha come titolo “Sostenibilità, Sussidiarietà, Territorio: tre principi fondanti per una Sanità di Valore”.
Ci è stato chiesto di portare nel prossimo mese di agosto questa nostra esperienza al Meeting di Rimini, all’interno del Meeting Salute, e proprio domani lo presenteremo qui a Catania, a Palazzo della Regione, assieme a Luigi Cammi – coordinatore del Meeting Salute che ringrazio per la sua attenzione a questa nostra esperienza – alla presenza dell’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che con grande entusiasmo ha raccolto l’opportunità per la Regione Siciliana di poter essere presente al Meeting non solo attraverso le bellezze, gli odori e i sapori della nostra isola, ma, una volta tanto, rendere visibili e valorizzare le nostre migliori risorse umane, professionali e le migliori best practice praticate.
Buona continuazione di serata a tutti.

DICHIARAZIONE SALVO MOTTA
Il mio intervento durante l’assemblea CDO si limita a tre osservazioni, molto semplici e sintetiche e ad una proposta operativa.
TRE OSSERVAZIONI
1. Facciamo parte di un’associazione imprenditoriale che ha come suo scopo è quello di fare rete e stringere relazioni tra le imprese e liberi professionisti. A mio avviso la utilizziamo troppo poco e dovremmo essere più presenti partecipi e e, come in tutte le relazioni umane che abbiamo, spenderci di più.
2. Dobbiamo partire da la consapevolezza delle nostre imprese del nostro territorio: spesso ci muoviamo prendiamo 1000 iniziative fatichiamo ma perdiamo di vista la realtà vera delle nostre imprese del territorio che ci circonda.
3 . Smettere di dare la colpa agli altri e attuare la strategia perdente del lamento.
PROPOSTA OPERATIVA
Tornare al passato: in Sicilia tornare al passato significa ripartire dalla terra.
La terra da coltivare, le produzione, le colture e le nostre biodiversità. La produzione insomma.
Abbiamo puntato tutto sulla tecnologia e sulla digitalizzazione di ogni processo… e oggi i nostri figli e i ragazzi a scuola non sanno da vengono le uova o la salsa.
Quando arrivi all’apice del progresso, per ripartire devi fermarti e tornare indietro.
Riprendendo quello che hai perso strada facendo. Noi abbiamo perso la consapevolezza delle nostre risorse, del nostro territorio dell’agricoltura, della pesca dell’allevamento, cioè di uno dei motori della nostra economia.
La fuga dei giovani al nord? facciamoli restare, regalando loro un pezzo di terra e dando incentivi regionali per sviluppare aziende agricole.
E dopo aver prodotto e trasformato, impariamo a commercializzare: in questo la CdO potrebbe darci una mano.

DICHIARAZIONE SALVATORE RIGAGLIA
Ringrazio tutti i presenti per essere intervenuti in questa assemblea e la famiglia CDO per avermi coinvolto così attivamente in questo importante momento associativo.
Per chi non mi conoscesse sono Salvo Rigaglia, ingegnere libero professionista, studio commapartners, e sono qui a rappresentare la tanto amata categoria dei liberi professionisti.
Ho dovuto fare uno sforzo immane, per dire due parole su questo mondo della libera professione evitando al contempo qualunque forma di lamento, ed il risultato è che in realtà non ci sono riuscito. E’ molto vero infatti che per continuare ad esercitare una libera professione oggi, non capisco chi come e quando la possa fare, riuscendo non a decollare, ma ad esistere davanti ai tre draghi con cui oggi giorno lottiamo che sono mercato, fiscalità e la burocrazia. Tutto questo ha prodotto una forte mutazione, e si è passati dall’essere libero professionista all’essere semplicemente professionista, perchè nel frattempo la libertà ce la siamo persi per strada, ma siccome credo che nulla ci possa fermare comprendo anche che neanche questo riuscirà a fermarci e se siamo ancora qui a crederci un motivo di certo ci sarà.
Proprio per questa dura e cruda verità, in questi anni ciascuno di noi è stato messo a nudo con quello che è con la sua struttura di persona e di pensiero, con la sua originalità, e posto di fronte ad un bivio avendo due sole possibilità estreme di fronte alla alternativa di mollare, tirare fuori il peggio di se, ipotesi che scartiamo, o tirare fuori il meglio di se.
Ci hanno insegnato che per essere vincenti ed attrarre fiducia bastassero competenza e carattere; oggi tutto questo non basta in quanto occorre che ciascuno di noi si concepisca come un soggetto interdipendente all’interno di una trama dei rapporti che lo sostengono giornalmente nel proprio percorso di crescita personale e professionale, proprio la estrema interdipendenza che ciascun ambito professionale ha con gli altri, senza mai una netta separazione di ciascun ambito rispetto ad un altro.
In tutto questo la CDO è stato per me un ambito proviliegiato non dico appena per la ricchezza di relazioni quanto per la diffusione di questo messaggio/concetto che è culturale e di approccio al lavoro ma anche alla vita.
Il mio invito è pertanto quello di continuare a costruire pezzi di vita associativa dove questo stile connettivo diventi consapevolezza e la associazione sia vissuta, utilizzo un termine forte ma sol per dare il senso, non come un “dopolavoro”, ma come un elemento di continuità del nostro normale approccio alla giornata lavorativa quotidiana in cui il mio sguarda viva oltre le pareti dello studio e sappia individuare le migliori parternership ed azioni che ci consentano di fare quel salto che tanto attendiamo. Grazie.

DICHIARAZIONE ROSARIO SALANITRI
Chi innova? Il titolare, l’imprenditore, l’azienda?
Il processo di innovazione in un’azienda passa per tanti fattori ma quello determinante é il fattore umano.
Le vere grandi innovazioni infatti nascono dall’aver saputo intercettare bisogni del mercato, o dall’aver ascoltato le intuizioni dei dipendenti o degli uomini sul campo, e dalla volontà spesso generale di dover e voler semplificare, rendere più facili le attività.
Se non esistono contaminazione, condivisione e relazioni umane non c’è innovazione.
E questi sono valori di CDO SICILIA, siamo innovatori ma dobbiamo crederci e ricordarcelo che lo siamo.
Su questi principi nasce il Digital Hub CDO Sicilia: per creare aggregazione e confronto su tutti i temi dell’innovazione attraverso attività dal forte senso associativo e solidale, mi riferisco, per esempio, a programmi di mentorship, consulenze gratuite o uno sportello settimanale riservato ai soci.
Il Digital Hub CDO SICILIA, accoglie tutte le prospettive e le declinazioni della parola “innovazione”, l’importante è che siano strumenti per valorizzare o massimizzare il successo di un’impresa.
Non possiamo permettere e non dobbiamo permettere che piccole imprese o grandi imprese debbano soffrire o non crescere solo perché non trovano riferimenti autorevoli sul territorio o perché hanno paura di sbagliare o fallire con “nuove pratiche”, la prima vera rivoluzione che dobbiamo insieme riportare nelle aziende è il coraggio di innovare.
Innovare con coraggio, abbracciare il nuovo e trasformarlo in opportunità. I casi di successo oggi esistono sia per i piccoli che per le grandi aziende.
Insieme dobbiamo fare questo passo.
Tutto questo condiviso e accettato dalla CDO esprime il grande momento di cambiamento, potenziamento e rinnovamento che sta vivendo l’associazione. Vale la pena stare insieme e continuare a costruire insieme in CDO, in CDO SICILIA, perché per prima Condivide questa visione e tra le prime sta investendo in innovazione.

DICHIARAZIONE ALFIO PENNISI
Buona sera a tutti.
Sono Alfio Pennisi, membro del Direttivo CdO di Catania.
Non faccio l’imprenditore (sono un Preside in pensione) ed intervengo pertanto, quasi abusivamente, per comunicare una breve riflessione relativa al versante no-profit della CdO.
Per conto della Fondazione “Francesco Ventorino”, socia CdO, svolgo, infatti, insieme ad altri, attività di volontariato all’interno della Casa Circondariale di Piazza Lanza, non distante dal luogo in cui ci troviamo.
E poiché, come diceva il nostro grande conterraneo Giovanni Verga, cui questo teatro è intitolato, “il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà sempre l’efficacia dell’essere stato”, voglio raccontarvi un fatto che ci aiuti a pensare. Di questo fatto è protagonista Beekee, un mauriziano da noi periodicamente incontrato per quasi un anno proprio tra le celle di Piazza Lanza.
In un tardo pomeriggio di gennaio, sto percorrendo il corridoio centrale verso l’uscita dopo aver finito le prove del laboratorio teatrale che lì conduco e mentre cammino sbircio distrattamente negli ambienti ai lati del corridoio stesso. In uno di questi, destinato a magazzino, c’è Beekee. – Che ci fai qui? gli chiedo. – Mi hanno scarcerato! – Ah, bene! Edovevai? -Nonloso! -Comenonlosai? -Nonloso!
Beekee non ha un centesimo, ha il cellulare ma non ricorda il PIN, non può tornare a casa perché il suo reato afferisce proprio all’area familiare, sta male fisicamente (ha un diabete altissimo, non ci vede bene per la cataratta) ed è evidentemente stordito dai calmanti che ha assunto in carcere, tanto che cammina a fatica e barcollando. La faccio breve. Chiamiamo il suo avvocato e, per quella notte, si riesce a farlo ospitare nella Locanda del Samaritano. Due sere dopo, però, dalla Locanda ci telefonano e ci dicono che non potranno più ospitare Beekee perché temono che lui, malconcio com’è, cada per le scale. È sabato sera e andiamo a prendere il nostro amico senza sapere bene dove potrà andare a dormire. Comincia una serie infinita e frenetica di telefonate finché la grazia di Dio prende il volto di un amico, proprietario di un residence, che si offre di ospitarlo per qualche notte, in attesa di una sistemazione migliore.
Nei giorni che seguono, un altro volontario, medico, riesce ad ottenere un ricovero in una struttura convenzionata dove Beekee potrà essere sottoposto ad accertamenti e terapie; attualmente il nostro amico si trova ancora lì, in regime di RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale), ma la vicenda non è certo conclusa. Beekee vorrebbe tornare a casa, ma ha perso il passaporto. Siamo in contatto con un’associazione, il Centro Astalli, che si occupa proprio di seguire le problematiche degli stranieri, e vedremo come finisce.
Perché vi ho raccontato questo fatto, simile, nella sua dinamica, a mille altri? E che legame ha questa storia con il tema di questa assemblea?
Ribadito che la prospettiva dalla quale parlo non è quella imprenditoriale, io dico che l’esperienza della CdO in Sicilia vale – e questo vale per il no profit come per il profit – in quanto sa costruire una rete solidale ed efficace (una compagnia all’opera, diceva il motto della CdO) in cui possa trovare risposta il bisogno di ciascuno, imprenditore o ex detenuto.
Quando io penso a questo qualcuno, penso certo a Beekee ma penso anche a Daniele, un detenuto prossimo alla liberazione che la famiglia e la casa ce l’ha ma il lavoro no.
L’assenza di una rete solidale e quindi di un raccordo efficace e tempestivo tra l’Istituzione carceraria e la società rischia di riconsegnare chi esce dal carcere alla disperazione personale ed alle seduttive maglie della delinquenza organizzata, e questa è una ferita personale e sociale.
Noi lavoriamo perché queste ferite siano curate e, nello svolgere questo compito, ci sentiamo autorizzati a chiedere l’aiuto delle sane e vivaci forze imprenditoriali cittadine, in particolare di quelle coinvolte nella CdO.
Ci aspettiamo, inoltre, che la CdO faccia risuonare l’autorevolezza della sua voce nei luoghi di interlocuzione con le istituzioni.