Comunicato Stampa

Realizzare una sostanziale sburocratizzazione dei processi amministrativi, creare strumenti reali a sostegno dei nuovi investimenti da parte delle imprese, attuare con urgenza un piano per la sicurezza, così come pure un piano per dialogare col terzo settore: sono queste le priorità che gli imprenditori e i professionisti della Compagnia delle Opere Sicilia individuano per il futuro della città di Catania e che hanno posto al centro del confronto con i candidati a sindaco della città che si è tenuto ieri, lunedì 15 maggio, al SAL, moderato dal giornalista Mario Barresi. «Abbiamo condiviso con i nostri associati un elenco di priorità tenute insieme dall’urgenza di una progettualità globale, che renda Catania attrattiva e sostenibile, leve necessarie per lo sviluppo imprenditoriale», ha spiegato nell’introduzione il presidente di CdO Sicilia Salvatore Motta.

Maurizio Caserta, Enrico Trantino e Giuseppe Giuffrida hanno risposto all’invito e hanno accettato di misurarsi con le domande del moderatore e della platea, introdotte da un’interessante analisi sul profilo dell’elettorato catanese, curata dal giovane Data Analist Alessandro Riggio, collaboratore della redazione Dataroom di Milena Gabanelli per il Corriere della Sera, che ha incrociato dati demografici ed economici con i trend di voto. Un’analisi che, tra le altre cose, ha sottolineato divari significativi sotto tutti i profili tra il centro e le periferie della città, evidenza che ha reso quasi inevitabile inaugurare il dibattito attorno a un punto cruciale del documento politico sviluppato da CdO: la sicurezza, il decoro urbano, la qualità della vita di tutti i quartieri. «La difficoltà dell’ente locale di manifestare la propria presenza in questi termini essenziali rappresenta ormai un limite alla crescita territoriale ed è ciò che più allontana quell’attrattività – anche nei confronti di turisti, lavoratori, di tutti gli attuali e potenziali residenti – che abbiamo indicato come obiettivo», hanno sottolineato gli associati.


La necessità di creare un Comune più snello e capace di superare le complicazioni burocratiche per dare risposte rapide a chi crea sviluppo e lavoro è stato un altro dei punti cruciali del confronto. Al riguardo CdO ha assicurato la propria disponibilità a mettere a disposizione le proprie esperienze e competenze, sottolineando l’importanza di un dialogo con i corpi intermedi e la costituzione di una cabina di regia dedicata, a maggior ragione a fronte delle opportunità che derivano già oggi dall’attuazione del PNRR. Anche le criticità relative alla ZES e alla zona industriale sono emerse come fattori strettamente connessi al tema delle reali opportunità date alle imprese per incoraggiare nuovi investimenti: «Sono note a tutti – hanno detto ai candidati gli imprenditori presenti – le condizioni di degrado in cui versa la nostra Zona industriale, in cui un livello di intervento ordinario e di garanzia dei servizi essenziali è assente da tempo.

È a cominciare da questo che chiediamo una progettualità chiara e realizzabile alla nuova amministrazione, per far fronte urgentemente alle necessità delle imprese che già oggi creano valore e generano occupazione e a quelle delle imprese che ci aspettiamo di veder investire in questo territorio». Il lungo dibattito si è chiuso sui temi del Terzo Settore, sul quale pure si è sollecitato il dialogo con le realtà che lo rappresentano, sottolineando come esse al momento costituiscano sul territorio della città di Catania una rete capillare di vicinanza e di solidarietà, con una grande capacità organizzativa e di intervento nel rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini più fragili, laddove l’ente pubblico è stato spesso in ritardo o assente. CdO ha dunque chiesto ai candidati di privilegiare il confronto con queste organizzazioni non profit, applicando il principio di sussidiarietà e con esso anche un sostegno economico alla loro azione.

Catania, 16 maggio 2023

L’addetto stampa
Concetta Bonini
tessera OdG n. 068977