“Un richiamo pubblico di attenzione verso un’istituzione simbolo della qualità della vita culturale della città, una vera e propria case history di ciò che si può produrre per il territorio grazie alla sinergia
 tra le imprese”. Così il presidente Salvatore Contrafatto e il direttore Claudia Fuccio annunciano e raccontano il contributo delle imprese associate alla Compagnia delle Opere per la rinascita degli spazi del Teatro Stabile di Catania,
 presentati oggi in occasione della conferenza stampa di Antigone. 

La facciata e il foyer del Teatro, infatti, sono stati riqualificati grazie al coinvolgimento e all’entusiasmo di professionisti e imprese (Risicato srl, Quercus costruzioni srl, Impallomeni group, Scannella Architects, Commapartners e altri) che
 hanno messo gratuitamente a disposizione le loro competenze di progettazione ed esecuzione, i materiali e le maestranze.


“Abbiamo raccolto l’emergenza di una istituzione che sta esprimendo grande capacità di rinnovamento e grande valore culturale”, spiega il direttore Claudia Fuccio: “Sin dalla cena sociale dello scorso giugno, in cui abbiamo
 invitato il direttore artistico Laura Sicignano a raccontare il nuovo modello di governance che sta rinnovando la direzione del Teatro, abbiamo lanciato questa grande operazione di sostegno del Teatro Stabile, che in pochi mesi si è concretizzata
 in un’opera già compiuta”. 

“Questo dimostra come la Compagnia delle Opere non smetta di crescere confrontandosi continuamente con il reale, accettando le sfide ed agendo”, commenta il presidente Salvatore Contrafatto: “Il primo presidente della Cdo Giorgio Vittadini
 affermava che spesso ‘non c’è la volontà di cambiare davanti alle trasformazioni del mondo e si attaccano i pochi che fanno, perché il desiderio è così ridotto che si arriva a pensare che chiunque agisce
 lo faccia in modo truffaldino’. La nostra operazione di sostegno del Teatro dimostra esattamente il contrario: che è l’incontro con la realtà che produce la sorpresa del ridestarsi del desiderio. Questa capacità di
 creare sinergie tra l’istituzione e la rete di imprenditori non è appena un nostro merito: è possibile solo perché ha origine nella valorizzazione del desiderio di ogni persona che mette in moto le sue energie per un mondo
 più umano. Il lavoro gratuito delle nostre imprese è una provocazione pubblica più che mai attuale, in un momento in cui la disattenzione verso questo Teatro rischia di diventare pericolosa e ognuno di noi è più
 che mai chiamato a fare la propria parte, partecipando a qualsiasi forma seria di contributo contro la dispersione culturale”.